Vedi un ragazzotto correre con indosso la maglia della tua vita. Non sei scosso certamente dal miracolo del secolo, ma ritorni subito al passato, e ricordi tante favole diventate realtà. Il nostro Paolo Carraro ci racconta quella del giovane Frabotta … E come se non in poesia.
Ma tu sei da Juve o non lo sei ?
È stato il dilemma dei tuoi primi mesi.
Già si dividono Rai, Mediaset e Sky.
Ed esprimon giudizi tutti i tifosi.
Ma io che di Juve ne ho viste già tante
e la memoria ancor non troppo vacilla,
io ripenso a Pessotto, il ‘grillo parlante’,
a Favero, ad Osti, a Pioli e a Tricella.
Non sempre han memoria i nostri tifosi.
Non subito colgono i percorsi più belli.
Loro rivoglion Cabrini, o si sentono ‘offesi’,
ma a Roma la Coppa, la sollevò Torricelli !
Chissà che strano il momento in cui l’anno passato,
in spogliatoio a Vinovo entrasti già caldo.
Poi un po’ dopo dicesti: “Ma andò so’ capitato” ?
“Co’ Chiellini, Buffon … Co’ Dybala e Ronaldo” !
È questa una storia davvero da Juve.
Con gli amici giù a casa che ti dicono: “A matto” !
“Daje facce ‘na foto, che volemo le prove”.
E tu, poco dopo, gli rigiri uno scatto.
Dai corri Gianluca, giovin figlio di Roma.
Riagguanta il cammino di Peruzzi e Di Livio.
Fai veder che appartieni a una razza mai doma.
E che giammai ti spaventi affrontare un declivio.
Or che hai pure segnato, con la botta da fuori,
che quel gesto trasformi i tuoi sogni in pensieri.
Non avrai più paura con i nostri colori,
quei colori che ammaliano e son bianconeri.
Di nuovo corri e combatti, su ogni pallone,
non sia mai tuo costume rinunciare alla lotta.
Torneranno i tifosi e ti chiameranno campione,
ma tu resta per sempre … Gianluca Frabotta.
di Paolo Carraro.