PREFAZIONE – Arriva il momento di un’altra sfida-verità. Ad 11 giorni dalla vittoria sul Milan, la Juve ritorna al Meazza di Milano per affrontare l’Inter dell’odiato ex amico Conte, che si trova al secondo posto con un vantaggio di 4 punti, ed è reduce dal pareggio in casa della Roma per 2-2. Sfida che precede di tre giorni l’appuntamento con la Supercoppa Italiana a Reggio Emilia, altra gara delicata di questo gennaio impegnativo. Tentare il colpo sigbnificherebbe restare a pieno titolo per lo scudetto, e guadagnarci un’altra posizione, vista la sconfitta della Roma nel derby. Ore 20,45, diretta Sky. Arbitro: DOVERI Assistenti: CARBONE – PERETTI IV° uomo: MARESCA Var: CALVARESE Avar: ALASSIO
I CONVOCATI –

Nessun recupero ancora dei tre contaagiati De Ligt, Cuadrado ed Alex Sandro, ma almeno rientrano Chiesa e McKennie. Fuori anche Dybala almeno fino a fine mese. Strana la scelta di convocare quattro portieri.
Nell’Inter, Conte dovrebbe avere tutti a disposizione, tranne D’Ambrosio, infortunato.
I PRECEDENTI – Sono 87 confronti in serie A a San Siro: il bilancio vede 24 successi nostri (ultimo il 2-1 del 6 ottobre 2019, firmato da Dybala ed Higuain), 28 pari (ultimo l’1-1 del 27 aprile 2019) e 35 successi nerazzurri (ultimo il 2-1 del 18 settembre 2016). 98 gol fatti e 135 subìti. Nessuna sfida alla penultima di andata, turno numero 18.

LA JUVE IN QUESTA DATA – Dopo 5 anni si torna in campo il 17 gennaio: era il 2016 e fu un netto 4-0 ad Udine. Nel 2010 ko per 1-0 in casa del Chievo, nel 2002 ko per 2-1 a Bergamo in Coppa Italia, nel 1999 1-1 a Venezia, nel 1996 successo sul Parma per 1-0 in Supercoppa Italiana. Una sfida con l’Inter nel lontano 1932: fu un netto 6-2 casalingo. Su 18 gare, 12 vittorie, 3 pari e 3 sconfitte.
GLI EX – Oltre ai due tecnici Conte e Pirlo, ex da calciatori, e Conte pure da allenatore, in campo troviamo Bonucci, cresciuto nelle giovanili meneghine coi quali ha esordito in serie A nel 2006, e Arturo Vidal, che nella Juve con Conte ed Allegri vinse quattro scudetti ed una Coppa Italia, dal 2011 al 2015, ed era perno del centrocampo proprio con l’allenatore bianconero.
